Abbiamo scelto il Cantico dei Drogati perché rappresenta i veri sentimenti di chi fa uso di sostanze stupefacenti: si ha paura delle conseguenze. Il brano rappresenta la vita che si distrugge a causa di anche solo mezza pastiglia di droga. Spesso, dopo aver assunto queste sostanze ed essersi sentiti molto male, si vorrebbe solo porre fine alla sofferenza e alla vergogna che si prova a causa dell’ azione compiuta. Il Cantico spiega che la vita non va sprecata e che anche se ci si pente istantaneamente del gesto commesso, non si può tornare indietro.
La droga è un “rifugio” dalla realtà, si pensa che migliori la vita, rendendola spensierata e leggera, invece ha solo aspetti negativi, può portare a problemi neurologici gravi, ma anche fisiologici come la disfunzione di organi vitali e anche morte.
Spesso ci si droga per moda, oppure per problemi personali o familiare, ma sappiamo per certo che con la droga non si risolvono i problemi, anzi diventano maggiori. Bisognerebbe parlarne con adulti di riferimento. Provare a bloccare la propria vita per smettere di soffrire può sembrare efficace, ma quando l’effetto della droga è finito ci si sente ancora peggio, perché alla sofferenza psichica di unisce quella fisiologica.
Ci ha colpito molto il modo di scrivere di De André: la sua empatia e immedesimazione nel personaggio di cui scrive sono spettacolari. Il Cantico ti fa provare emozioni uniche, ti colpisce e trasporta il cuore. Ti apre la mente, ti fa riflettere sulle azioni che non devi fare o/e, che se hai fatto, sono sbagliate. L’arrangiamento orchestrale sontuoso introduce e accompagna la voce, come fosse un personaggio teatrale.
Commenti
Posta un commento